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      Ma questi stessi strapazzi mi rinforzavano notabilmente il corpo, e m'innalzavano molto la mente; e mi andavano preparando l'animo al meritare e sopportare, e forse a ben valermi col tempo dell'acquistata mia libertà sí fisica che morale.
     
     
     
      CAPITOLO OTTAVOOzio totale. Contrarietà incontrate, e fortemente sopportate.
     
      Non aveva altri allora che s'ingerisse de' fatti miei, fuorché quel nuovo cameriere, datomi dal curatore, quasi come un semi-aio, ed aveva ordine di accompagnarmi sempre dapertutto. Ma a dir vero, siccome egli era un buon sciocco ed anche interessatuccio, io col dargli molto ne faceva assolutamente ogni mio piacere, ed egli non ridiceva nulla. Con tutto ciò, l'uomo per natura non si contentando mai, ed io molto meno che niun altro, mi venne presto a noia anche quella piccola suggezione dell'avermi sempre il cameriere alle reni, dovunque i' m'andassi. E tanto piú mi riusciva gravosa questa servitú, quanto ch'ella era una particolarità usata a me solo di quanti ne fossero in quel Primo Appartamento; poiché tutti gli altri uscivano da sé, e quante volte il giorno volevano. Né mi capacitai punto della ragione che mi si dava di questo, ch'io era il piú ragazzo di tutti, essendo sotto ai quindici anni. Onde m'incocciai in quell'idea di voler uscir solo anche io, e senza dir nulla al cameriere, né a chi che sia, cominciai a uscir da me. Da prima fui ripreso dal governatore; e ci tornai subito; la seconda volta fui messo in arresto in casa, e poi liberato dopo alcuni giorni, fui da capo all'uscir solo.


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Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso
di Vittorio Alfieri
pagine 406

   





Primo Appartamento