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      Messer Francesco s'accese d'amor per Monna Laura, e poi si disinnamorò, e cantò i suoi pentimenti. Tornò ad imbertonarsi della sua Diva, e finí i suoi giorni amandola non già filosoficamente, ma come tutti gli uomini hann'usato. Ella, mio gentil.mo Sig. Conte, si è dato a poetare: non vorrei che imitasse quel padre de' rimatori italiani in questa amorosa faccenda. Se l'uscir dai ceppi è stato forza di virtú, com'ella scrive, conviene sperare che non andrà ad incepparsi altra volta. Comunque sia per avvenire, il Sonetto è buono, sentenzioso, vibrato, e corretto bastamente. Io auguro bene per lei nella carriera poetica, e pel nostro Parnasso Piemontese, che abbisogna tanto di chi si levi un poco su la turba volgare.
      Le rimando l'eminentissima Cleopatra(31), che veramente non è che infima cosa. Tutte le osservazioni ch'ella vi ha aggiunte a mano, sono sensatissime, e vere. Vi unisco i due volumi di Plutarco, e s'ella resta in casa, verrò io stesso a star seco a desco per ricrearmi colla sua dolce società. Sono colla piú ferma stima ed osservanza suo ec. Nota manus.
     
      L'ultimo di Gennaio 1775.
     
     
     
      APPENDICE QUARTA
     
      (cap. XV)
     
      COLASCIONATA PRIMAsendo mascherato da Poeta sudicio.
     
      Le vicende d'amor strane, ed amarecolla cetra m'appresto a voi cantare;
      non vi spiacciale udir dal labro mioche sincero dirolle affé d'Iddio.
      Voi le provaste tutti, o le sentite,
      onde se v'ingannassi, mi smentite.
     
      Sventurato è colui ch'ama davvero:
      sol felice in amor è il menzognero.
      Ingannato è colui che non inganna,
      e le frodi donnesche ei si tracanna.


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Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso
di Vittorio Alfieri
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