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      Agréez, je vous prie, l'assurance de ma profonde estime, de mon admiration et de mon entier dévouement.
      Ginguené
      Membre de l'Institut N. de France,
      Ambassadeur de la Rèp. Françaiseprès SM le roi de Sardaigne.
     
     
      Padrone mio stimatiss.
     
      11 Giugno 1798.
      Poich'ella ha letto e legge qualche volta alcune delle mie opere, certamente è convinta, che il mio carattere non è dissimulare. Le asserisco dunque candidamente, che quanto mi è costato di dover pure rispondere alla prima sua lettera, altrettanto con ridondanza di cuore io replico a questa seconda; poiché in una certa maniera senza essere né impudente né indiscreto, separando il Sig. Ginguené letterato dall'Ambasciator di Francia, io posso rispondere al figlio d'Apollo soltanto. Le grazie ch'io le rendo per il servigio segnalatissimo da lei prestatomi, saran molto brevi; appunto perché il beneficio è tale da non ammettere parole. Le dico dunque soltanto che il di lei procedere a mio riguardo è stato per l'appunto quello che io in simili circostanze avrei voluto praticare verso lei, non poco pregiandomi di poterlo pur fare. Circa poi al segreto su di ciò, che per via del degnissimo Abate di Caluso mi viene inculcato, e che a lei fu promesso in mio nome dall'amico, io lo prometto di bel nuovo per ora, e lo debbo osservare: ma non glie lo prometto certamente per dopo noi, e mutati i tempi. L'esser vinto in generosità non mi piace. Onde se mai le mie tragedie avran vita, non è giusto che chi generosamente salvava la loro deformità primitiva dall'essere forse appalesata e derisa, non ne riporti quel testimonio solenne di lealtà meritato.


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Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso
di Vittorio Alfieri
pagine 406

   





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