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      Intanto a quell'esemplare di esse, ch'ella mi dice di aver presso sé, coi due soli difetti di essere troppo pomposamente legate, e non donatele da me stesso, già gli vien tolto il secondo difetto da questo punto, in cui mi fò un vero pregio di tributargliele; ed ella mi mortificherebbe veramente se non si degnasse accettarle; correggerò poi il primo difetto, con ispedirgliene altra copia ed aggiungervi alcune altre mie operette, che tutte piú umilmente legate, avranno cosí un abito piú conforme alla loro persona.
      Quanto poi a quella nota de' miei libri ch'ella si è compiaciuta di trasmettermi; offrendomi con delicatezza degna di lei d'intromettersi per la restituzione di essi, senza ch'io ci apparisca in nessuna maniera; le dirò pure sinceramente, che non lo gradirei, ed eccogliene le ragioni. I libri da me lasciati in Parigi erano assai piú di 1500 volumi, fra' quali erano tutti i principali Classici Greci, Latini e Italiani. La lista mandatami non contiene che circa 150 volumi e tutti quanti libri di nessun conto. Onde vedo chiaramente che il totale de' miei libri è stato o disperso, o tolto via, o riposto in diversi luoghi. Il rintracciarlo dunque riuscirebbe cosa od impossibile, o difficilissima, penosissima, e fors'anche pericolosa; o almeno di gran disturbo per lei, quando io avessi la docilità indiscreta di acconsentire alle sue esibizioni. È chiaro che non si può riaver cosa tolta, senza ritorglierla a qualch'altro; e le restituzioni volontarie son rare; le sforzate sono odiose, e non senza pericoli.


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Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso
di Vittorio Alfieri
pagine 406

   





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