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      Il prisma che è orizzontale refrange i raggi di basso in alto, dal pavimento della stanza, dove andavano a battere, volgendogli al muro; e questo secondo in piè gli dee refrangere da un lato, ponghiamo da destra a sinistra: e così i raggi, che refratti dal primo prisma andavano a ferir dirittamente il muro, vengono ora buttati a sinistra, a ferire il medesimo muro obbliquamente e di sghembo. Non so, Madama, se m'abbia qui spiegato abbastanza. - E la Marchesa fattomi cenno di sì, io seguitai: - E cotesta nuova refrazione de' colori doveva essere il paragone o della diversa refrangibilità neutoniana, o della dispersione del Grimaldi, o in fine di quella fortuita disuguaglianza di refrazioni, che non è di niun sistema. Ed ecco il perché. Se la immagine del sole fatta dal primo prisma orizzontale, e refrangente di basso in alto, era diversamente colorata e bislunga, mediante una dispersione di ciascun raggio, che si faceva anch'essa di basso in alto, la seconda refrazione del prisma in piè dovea disperger di bel nuovo i raggi già dispersi dal primo, e dovea dispergerli da destra a sinistra, poiché da destra a sinistra gli refrangeva: con che la immagine del sole refratta da questo secondo prisma avrebbe dovuto esser diversa ne' colori e nella figura da quella del primo. Che se la immagine del primo prisma era diversamente colorata e bislunga, per una accidentale disuguaglianza di refrazioni, sallo Iddio quale strana cosa avesse fatto nascere il caso per la nuova refrazione che veniva a patir la luce.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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