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      Rifatta da lui la esperienza, donde principalmente dipendeva la decisione di tal verità, trovò la cosa tutto al rovescio che fu trovata in Inghilterra. Grande fu lo scandalo, che ne nacque; moltissimo si sparlò delle novelle opinioni venute d'oltremare: e un sistema, tardo figlio del ragionamento e della esperienza, fu riposto dalla maggior parte tra le sconciature dell'umana fantasia.
      - Donde mai può avvenire - ripigliò allora la Marchesa - che la medesima esperienza mostri a chi una cosa, a chi un'altra? Sarebbe mai che la voglia di contraddire, l'amore della novità, una inveterata opinione facessero velo anche all'intelletto de' più riputati filosofi; e accadesse loro come a colui, che gli par vedere
     
      donne e donzelle, e sono abeti e faggi?
     
      - Pur troppo è vero - io risposi - che la maggior parte di essi, trattasi la toga di dosso, sono uomini fatti come gli altri. Il perfetto filosofo è pur cosa rara a trovarsi, come ben potete immaginare. Oltre alle molte scienze, delle quali ha da esser fornito, converrebbe che tale pur fosse, che né autorità mai lo movesse oltre al debito segno, né il seducesse fantasia, né lo sgomentasse difficoltà niuna; ch'ei fosse destro, attivo, curioso, e insieme sagace, circospetto e profondo. Tutte le buone parti che qualificano le varie nazioni di Europa, trovarsi dovrebbono in colui che ha da interrogar la natura, esaminarla, metterla alle prove, far giusta ragione degli andamenti suoi e anche, a un bisogno, indovinarla. La diligenza poi ha in lui da dominare sovra ogni altra cosa.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
pagine 223

   





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