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      Non così avverrebbe chi abitasse presso la cascata di un qualche fiume. Non è egli vero che ivi godono ogni giorno, che è sereno il cielo, della vista dell'arco baleno? - verissimo: - io risposi - se hanno le orecchie del continuo intronate dal romore, che mena l'acqua grandissimo, hanno anche il piacere di veder l'iride nello spruzzo che si rialza dalla medesima acqua, la qual rompe ne' soggetti sassi, e si sparge tutto intorno in sottilissima nebbia. Un così bel fenomeno si osserva tutto giorno alla cascata di Terni, a quella di Tivoli tanto da' pittori studiata, e a quella tanto strepitosa dì Niagara; ed ivi non è guari veduto che dagli occhi poco eruditi degli Americani. Ma ben saprete, Madama, che l'arte è giunta a contraffare facilmente un così bello effetto: e oggimai più non abbiamo da portare invidia a coloro che ne sono favoriti dalla natura. I fontanieri sanno rompere così fattamente uno spillo d'acqua, facendolo schizzare a traverso di minutissimi trafori, ch'e' si viene a dispergere per aria in una infinità di minutissime goccioline. E sol che uno si ponga tra l'acqua ed il sole, può avere a talento suo la dilettosa vista dell'iride. Un così bel giochetto mi sovviene di averlo veduto in non so qual villa di Roma. - State pur sicuro: - disse la Marchesa - un simile gioco d'acqua non passerà l'estate, che in questo giardino l'avremo anche noi. Potremo quivi a nostra posta veder l'iride ed osservarla col prisma all'occhio: e tal fontana la chiameremo la fontana dell'ottica.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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