Pagina (134/223)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E il Neutono ancora trovò, che se all'incontro un corpo percorre intorno a un centro aie proporzionali ai tempi, egli sarà tirato verso quel centro. - E la luna, - disse la Marchesa - girandosi intorno alla terra, percorre mo' ella coteste vostre aie proporzionali ai tempi? - Questo è ciò - io risposi - ch'ella fa per appunto. E vi dirò ancora più, che la terra e tutti gli altri pianeti fanno anch'essi il medesimo intorno al sole. - Adunque - riprese subito la Marchesa - hanno anch'essi una gravità verso il sole, o. come voi dite, sono tirati dal sole. - Ed ecco, Madama, - io risposi - che avete compreso da voi medesima cotesta attrazione neutoniana, che da prima pur vi riusciva così nuova cosa, e pareva non vi andasse gran fatto a verso. Vedete la luna gravitar verso la terra per la ragione medesima che fanno i corpi che ne sono dattorno; non in virtù di un fluido, che ve la spinga, ma in virtù d'una forza, che muove dalla terra ed a sé la chiama. E come mai la luna nelle regioni del cielo potrebb'ella essere attorniata da un fluido? Troppo la grande resistenza proverebbe nel procedere innanzi per l'orbe suo; verrebbe il suo moto a rallentarsi in poco d'ora e ad estinguersi: né altrimenti saria de' pianeti, se girassero intorno al sole per uno spazio pieno di materia. - E non potrebbe - disse la Marchesa - cotesta celeste materia essere cotanto pura, cotante fina e sottile, che poco o niuno impedimento facesse al moto della luna? E s'ella fosse per assai più volte, che noi immaginar non potremmo, più sottile dell'aria?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
pagine 223

   





Neutono Marchesa Marchesa Madama Marchesa