Pagina (154/223)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vi dice in quali tempi dell'anno e del mese debba essere maggiore o minore, in quali luoghi debba essere più o meno sensibile; e viene da lui felicemente spiegato in ogni sua più minuta particolarità un fenomeno, la cui difficoltà fece dire come uno de' più celebri antichi filosofi si buttasse in mare vinto dalla disperazione di poterlo capir mai.
      - Con la scorta del Neutono - disse la Marchesa - non si corre pericolo, a quel ch'io veggo, di dare in disperazione per cosa niuna. Né vi ha così astruso fenomeno, che non si possa arditamente affrontare. - Quali altre prove, Madama, - io continuai a dire - non potrei io darvi dell'attrazione, le quali si manifestano a color che danno opera alle scienze naturali, alla fisica, alla medicina, alla chimica? Ma basterà per tutte il testimonio di quel filosofo olandese per nome Mussembrochio, tanto riputato a' dì nostri nell'arte sperimentale, e tanto eccellente,
     
      che sovra gli altri come aquila vola.
     
      Egli ebbe solamente a dire che, a farla da uomo libero anche nella filosofia, dovea pur confessare di aver per lunghi anni osservato in ogni maniera di cose movimenti ed effetti tali, che non possono né spiegare né intendere per via della pressione esterna di fluidi sottilissirni; ma che la natura grida ad alta voce essere infusa ne' corpi una virtù, per cui si attraggono insieme, indipendente dall'urto e dalla impulsione. E oramai mi penso, Madama, che più non farete le maraviglie, se io vi ripeterò come entra ancora nelle cose dell'ottica e ci ha che far l'attrazione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
pagine 223

   





Neutono Marchesa Madama Mussembrochio Madama