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      Cotesta maggior forza di refrangere, di che, in proporzione della loro densità, sono forniti i mezzi oleosi e infiammabili, nasce dalla relazione, e quasi conformità, ch'essi hanno maggiore degli altri con la luce. La luce opera più efficacemente in quelli coll'agitargli, riscaldargli, e persino coll'accendergli e fargli levare in fiamma; ed eglino all'incontro operano più efficacemente nella luce, divertendola dal suo cammino. Pare assai probabile che in questa faccenda ci abbiano una parte grandissima le parti sulfuree e infiammabili, delle quali sono miniera i corpi tutti, qual più e qual meno. Sapete voi, Madama, che quasi tutti i corpi sono fosfori? voglio dire che, tenuti al sole ed anche al chiarore dell'aria, e poi recati al buio, si veggon quivi luccicare poco o assai: e i diamanti, che tanto prontamente si accendono, e però mostrano di esser pregni di zolfo, hanno di fatto molto maggior lena nel piegar la luce che non comporta la loro densità. - Tutto questo - disse la Marchesa - mi riesce assai nuovo ad udire; e, sopra tutto, che i diamanti tenuti al sole si accendano. Io ho adunque in dito un fosforo, senza saperlo! Mettiamolo al sole, ve ne prego, e faccianne or or la prova. - E così dicendo, si trasse l'anello del dito, e mel diede. - Come è del piacer vostro - io risposi. E fatta bene accecare una stanza vicina alla galleria, dissi alla Marchesa esser mestieri ch'entrasse là dentro, intanto che io teneva il diamante al sole, perché ne' luoghi scuri, slargandosi a poco a poco la pupilla, gli occhi divengon atti a ricevere una maggior copia di raggi e a sentire dipoi qualunque lume per debole che sia; dove all'incontro ne' luoghi illuminati la pupilla si ristringe, acciocché dalla soverchia copia di raggi l'occhio non rimanga offeso.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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