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      E però il metallo, di che è fatto il pendolo, venendosi ad allungare un tal poco sotto la linea, dovea far tardare l'oriuolo; mentre ognuno pur sa che a maggior lunghezza del pendolo corrisponde nelle sue vibrazioni lentezza maggiore. Si esaminò la faccenda con tutta la immaginabile sottigliezza, e si trovò che troppo era picciola cosa l'allungamento del pendolo cagionato dal calore, perché ad esso attribuir si dovesse quel considerabile ritardamento, che pur si osservava nell'oriuolo. Talché finalmente fu forza conchiudere la gravità sotto la linea esser minore che qui da noi. E la ragione è questa. Non per altra causa vibrando il pendolo dell'oriuolo, e scendendo a batter le seconde che per virtù della gravità stessa, la gravità dovrà ivi appunto esser minore, dove nella medesima lunghezza di pendolo più tarde si troveranno essere le vibrazioni di quello. - Una libbra adunque d'oro - disse la Marchesa - dovrà nel regno di Ghinea non solo valere, ma anche pesar meno che qui da noi! - Non ha dubbio; - io risposi - ma ben vedete, Madama, che l'assicurarsene con la bilancia è impossibile, da che tutti gli altri pesi calano in proporzione. Accorgersene al senso è altresì impossibile: i nostri sensi non sono fedeli, non sono sempre nel medesimo uomo della medesima attività: nè da noi si può paragonare una sensazione presente con una sensazione ricevuta alcun tempo addietro. Bensì la gravità essere in fatti minore sotto la linea che nelle nostre regioni, ce lo mostra indubitatamente la esperienza del pendolo: e che così esser debba, lo dimostra il moto che la terra ha intorno a se medesima.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
pagine 223

   





Marchesa Ghinea Madama