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      E finalmente io vedeva le coste di quel paese, dove per cosa del mondo non si torcerebbe un capello a una farfalla, e hannosi per niente le vite degli uomini; e dove la usanza vuole che le mogli abbiano da morire insieme con un marito, che, naturalmente parlando, non amarono gran fatto in vita. Ma, ohimè, ora mi accorgo della leggenda che narrata vi ho, e dello avere troppo lungamente sospeso il ragionamento vostro e il piacer mio. - Né da voi, Madama, - io ripresi a dire - veder poteasi il giro della terra in miglior compagnia, nè a noi poteasene udire un ragguaglio migliore. Ma perché meglio possiamo conoscere ciò che girando ha da succedere alla terra, fermatela per un poco. E già vedete che per la vicendevole attrazione della materia, ond'è composta, si conformerà nella figura di una palla, dove le parti della superficie avranno tutte un peso eguale verso il centro. Ma non sarà già così se ella si rivolge, come pur fa, intorno a' suoi poli nello spazio di ventiquattro ore. Le parti di essa, a guisa di altrettanti sassolini girati nella frombola, acquistano in tal caso una forza detta centrifuga, e fanno sforzo di scappar per linea diritta e allontanarsi dal centro: lo che pur farebbono, se la gravità comune, o l'attrazione insieme unite non le ritenesse. E questa forza centrifuga tanto è maggiore e tanto più toglie alla gravità, quanto maggiori sono i cerchi, che in ventiquattro ore vengono corsi dalle varie parti della terra. E perché fra tali cerchi il maggiore di tutti è l'equinoziale o la linea, la forza centrifuga è quivi nel suo colmo, ed è niente ne' poli, che sono immobili.


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Dialoghi sopra l'ottica neutoniana
di Francesco Algarotti
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Madama