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      Finalmente quanto a fra Gio. Battista di Pizzoni, egli si era distinto molto più de' Ponzii negli studii, avendo coltivato non solamente la Teologia ma anche la filosofia, oltrechè era assai addentro nello studio della musica; ma in pari tempo si era distinto fuor di misura ne' cattivi costumi. Sebbene il suo modo di ragionare e di esprimersi non fosse punto brillante, e ne fa fede ciò che di lui si legge nel processo, aveva tuttavia una eccellente riputazione come lettore, non così come galantuomo. Noi lo lasciammo nel convento di Altomonte, al tempo in cui vi dimorava il Campanella: poco dopo d'ordine del P.e Pietro Ponzio Provinciale ne fu scacciato perchè vizioso, e dovè cercare un ricovero nel convento di Rosarno per misericordia. Naturalmente si aggregò alla fazione di fra Gio. Battista di Polistina, ed elevato costui all'ufficio di Provinciale fu mandato Vicario a Cutro; ma finì coll'esserne scacciato a furia di popolo per le sue dissolutezze ed anche per diverse appropriazioni indebite, quindi condannato "ad poenam gravioris culpae". Fu mandato di poi lettore di logica a Briatico, ove ebbe tra' suoi scolari fra Pietro Presterà di Stilo, che un giorno dovè difenderlo dagli altri scolari i quali gli si ribellarono, e così pure fra Silvestro Melitano di Lauriana, che gli rimase attaccato sempre e gli fu buon compagno nelle cattive azioni; ma egualmente da Briatico dovè fuggire, essendo stata per colpa di lui uccisa una donna da' proprii fratelli, i quali divennero forbanditi e lo atterrirono con minacce assiduamente.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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