Pagina (328/725)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tommaso di Franza e Gio. Paolo di Cordova, il quale ultimo eragli anche parente per parte di madre(285); e li chiamò scrivendogli di venire "sotto colore che voleano trattare la natività loro", ciò che implicherebbe avergli accennato di dover trattare col Campanella, il quale veramente s'intendeva di oroscopi e di natività, ed essi non mancarono di venire, accompagnati da un Orazio Rania. Questo accadde nella prima settimana di agosto, conoscendosi con sicurezza che l'8 o il 9 di agosto il Campanella si trovava tuttora in Davoli, nel convento degli Agostiniani detto di S.a M.a del Trono: oggi ancora sono visibili i ruderi di questo convento e della sua Chiesa, sopra un colle a meno di un miglio dall'abitato; ed una statua di S.a Anna con la data appunto del 1599, ritirata dagli avanzi della Chiesa, è il più vivo ricordo del luogo e del tempo in cui avvenne una delle scene più memorabili della congiura. Al momento dell'arrivo di que' di Catanzaro fra Tommaso già vi era, e come abbiamo visto sopra, in compagnia di fra Domenico Petrolo e di Fabrizio Campanella; ma non risulta che costoro fossero presenti al colloquio, ed anzi lo stesso Maurizio si tenne in disparte dopochè fu esaurita l'esposizione delle solite cose generali de' prossimi mutamenti e del dovere star pronti; ciò si rileva dalla confessione sua, dalle deposizioni di Gio. Paolo e Gio. Tommaso ed anche dalla Difesa del Campanella, il quale si servì di questo fatto come di un argomento per sostenere che non vi era stato convegno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





Franza Gio Cordova Campanella Orazio Rania Campanella Davoli Agostiniani Trono Chiesa Anna Chiesa Catanzaro Tommaso Domenico Petrolo Fabrizio Campanella Maurizio Gio Gio Difesa Campanella Paolo Paolo Tommaso