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      - Nell'occasione del suo ritorno a Stilo ritornò del pari al convento fra Domenico Petrolo, il quale, senza dubbio per la venuta del Visitatore in Calabria, avea dovuto finalmente decidersi a lasciare la casa sua in Stignano e ripigliare la vita claustrale troppo lungamente interrotta: era stato in convento durante il maggio per alcune settimane, quando si sciolse il Capitolo di Catanzaro, e vi si restituiva nell'agosto, rimanendo sempre, d'allora in poi, a fianco del Campanella, sicchè le sue rivelazioni destano pel periodo attuale il più grande interesse. Una delle prime visite ricevute dal Campanella in Stilo, come risulta anche dalla sua Dichiarazione, fu quella di fra Dionisio che andava ad Oppido, ed era sempre preoccupato del Visitatore; onde il Campanella gli avrebbe suggerito di "tornare a conciare le cose sue". Siamo in grado di poter dire che questa visita dovè accadere verso il 12 agosto, poichè fra Dionisio fu in Oppido la vigilia dell'Ascensione, vale a dire il 14 agosto, e vi rimase anche il 15; l'assicurò nel processo di eresia fra Pietro Ponzio, il quale fu egualmente in Oppido a quel tempo, dimorando presso l'altro fratello Ferrante, il Viceconte, che trovavasi allora colpito da scomunica, certamente per una delle solite baruffe giurisdizionali. Ben si scorge intanto che fra Dionisio non avea poi troppa fretta di "tornare a conciare le cose sue" come il Campanella disse di avergli suggerito, e piuttosto tornava ad andare qua e là, senza posa, con altri disegni.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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