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      E qui, prima d'inoltrarci nel racconto di queste catture, importa conoscere chi si prestò a dar la caccia agl'incolpati, e chi venne in aiuto del Governo nella feroce repressione della congiura non che nella difesa delle coste dal Turco. Solevasi allora "dare una Commissione" ad individui, che per guadagno si prestavano ovvero anche spontaneamente si offrivano a perseguitare i ricercati dalla giustizia, munendoli di lettere patenti, con licenza di scorrere la campagna a capo di una comitiva armata e con ordine a tutti di favorirne le mosse: erano questi i così detti "Commissionati" o "Commissarii di campagna", i quali talvolta, abusando della loro autorità, finivano per essere ricercati dalla giustizia essi medesimi. Solevasi inoltre adoperare i fuorusciti, che assumevano gli stessi incarichi e si dicevano "Guidati", venendo muniti di un guidatico o salvacondotto, dietro una promessa ed ordinariamente dietro una convenzione scritta od "albarano", in cui era ben determinato il servizio che doveano prestare, per poi ottenere l'indulto o assoluzione dei loro delitti. Nella repressione della congiura vi furono gli uni e gli altri. De' Guidati conosciamo appena qualcuno, come Giulio Soldaniero unitamente con Valerio Bruno, de' quali avremo a parlare lungamente in sèguito; ma l'Audienza ne trovò parecchi dopo il ritorno dello Spinelli dalla Calabria, fra gli altri un Carlo Logoteta, come a suo tempo vedremo. De' Commissionati conosciamo più d'uno e d'ogni risma, da' semplici così detti gentiluomini, quali un Gio.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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