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      - Lo Xarava, ottenuta dal Pisano quella deposizione infarcita di eresia, ebbe cura d'inviarne copia al Vicerè per trarre profitto di tale circostanza, come già altra volta lo Spinelli avea fatto: esagerando ogni cosa fuor di misura, egli voleva indurre il Vicerè ad ottenere senz'altro da Roma la licenza di proseguire in Calabria il processo contro gli ecclesiastici, ed è notevole l'accanimento che in tale occasione mostrava contro il Campanella(431). "Tra gli altri, egli scriveva, che hanno confessato il trattato e congiura di ribellarsi contro il Re nostro Signore, uno che si chiama Cesare Pisano, gentiluomo della terra di S. Giorgio, ha deposto le eresie che V. E. potrà comandare di vedere con la copia del capitolo della sua confessione che va con questa; il quale capitolo mi è sembrato d'inviare a V. E. perchè possa considerare il danno che questo maledetto eresiarca del Campanella deve aver fatto in queste provincie, avendo contaminata la maggior parte della gente di esse con la sua abominevole e falsa dottrina, che secondo confidava di trarre ad esecuzione il suo dannato intento, come già avea concertato con la venuta dell'armata, è segno certo che tenea molti a sua devozione i quali seguivano la sua falsa setta, perchè essendo uomo di tanto pellegrina intelligenza, siccome mostra, non può immaginarsi che si mettesse a tentare un'impresa tanto ardua senza sufficiente fondamento di aiuto, e tale da potergli assicurare il successo che si prometteva e dava ad intendere a tutti; e per potere scovrire queste cose e sradicare e gastigare coloro che sono incorsi in simili errori contro Dio e S. M.tà, non potendosi farlo interamente senza il braccio di S. S.tà, per esservi in mezzo tanti ecclesiastici che sono gli autori da' quali si debbono sapere gli altri, potrà V. E. comandare che si prenda l'espediente che meglio le sembrerà convenire". Ma S. E. avea preso l'espediente, fin da che lo Spinelli glie ne avea scritto altra volta, e non avea potuto ottenere da Roma quanto si desiderava.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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