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      IV. Nuovo trasferimento del Campanella prigione a Roma e termine del suo processo; sua difesa dalle diverse imputazioni (72). È liberato non senza commendatizie anche dell'Imperatore e dell'Arciduca Massimiliano procurate da Gio. Battista Clario; va nel convento di S.ta Sabina (75). Opere da lui composte in Roma dentro del carcere; suoi compagni di prigionia, Gio. Battista Clario, due Ascolani e probabilmente anche Colantonio Stigliola; poesie da lui scritte in tale periodo (76). Opere composte in S.ta Sabina; impegno di acquistarsi la protezione di alcuni Cardinali; ultima poesia scritta in Roma (85). Ritorno in Napoli; ciò che quivi compose; suo insegnamento e suoi scolari (90). Discorsi sulle future mutazioni col Cortese, Vernalione e Stigliola; notizie circa costoro (92). Consola con l'annunzio delle mutazioni il P.pe di Bisignano prigione nel Castel nuovo; notizie circa costui (96). Parte per la Calabria; stato di Napoli in quel tempo; dissenso de' Nobili col Vicerè e tra di loro; carcerazione del Sangro Duca di Vietri e forgiudica del Carafa Marchese di S.to Lucido; notizie circa costoro (101).
     
      CAP. II. - Ritorno del Campanella in Calabria e sua congiura
      (1598-1599) pag. 110
     
      I. Fermata per un mese nel convento di Nicastro, ove dimorano gli antichi amici; Fra Dionisio e fra Pietro Ponzio, fra Gio. Battista di Pizzoni; loro progressi (110). Dissensi giurisdizionali del Governo col Vescovo di Nicastro e turbamento della città; fra Dionisio ed Innico di Franza sono inviati per questo a Reggio e poi a Ferrara presso il Papa (114). Andata del Campanella a Stilo nel convento di S.ta Maria di Gesù; visita de' paesi della marina col Vescovo di Mileto (116). Marcantonio del Tufo Vescovo di Mileto e i suoi conflitti giurisdizionali; conflitti analoghi di altri Vescovi nella Calabria (117). Controversie ed inimicizie cittadine molto gravi (123). Lotte tra' componenti la R.a Audienza di Catanzaro; D. Alonso de Roxas Governatore; D. Luise Xarava Avvocato fiscale (126). Banditi e forgiudicati nella provincia; loro rifugio ne' conventi e nelle Chiese (131). Discesa de' turchi al Capo di Stilo col Bassà Cicala, e notizie intorno a costui; sua dimanda di rivedere la madre alla fossa di S. Giovanni, soddisfatta dal Vicerè di Sicilia (134). Vita del Campanella nel convento di Stilo; suoi compagni ed amici, specialmente fra Domenico Petrolo di Stignano e fra Pietro Presterà di Stilo superiore del convento (142). Costumi, insegnamento ed opere del Campanella in tal tempo; in particolare del suo libro della Monarchia di Spagna e di quello de' Segnali della morte del mondo (144).


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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