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      III. Catturato il Campanella, lo Spinelli ne dą partecipazione al Vicerč, affrettandosi a riconoscere che il Papa non dovea aver che fare nella congiura; dą notizia anche di varii incidenti e de' provvedimenti presi; manda una lista di 34 carcerati; di poi informa che erano state anche seminate eresie, ed erano apparsi i primi legni turchi ben presto seguiti da tutta l'armata (291). Altre catture di que' giorni e continuazione del processo contro i laici; sono esaminati Lauro e Biblia e poi gli Striveri col Franza; particolari di questi esami e commenti (294). Esame di Gio. Paolo di Cordova e di suo fratello Muzio; prime torture molto gravi; debbono rispondere anche della morte del Rania; č esaminato il Soldaniero, di poi Claudio Crispo, che finisce per confessare ampiamente in tortura; giudizii su tali esami (298). Inoltre sono esaminati Cesare Mileri e Tommaso Tirotta, ma lo Spinelli č costretto a partire per l'arrivo dei legni turchi; mosse de' primi legni comparsi nella marina di S.ta Caterina e Guardavalle; fanno segnali ma non hanno risposta; poi sopraggiunge l'armata che si mantiene lontana dalla costa e manda 4 galere verso Stilo che fanno pure segnali inutilmente, quindi si dirige verso il capo di Bianco; lo Spinelli va con truppa a Castelvetere per sorvegliarne le mosse, mentre continuano le catture degl'incolpati (303). L'armata con 26 galere va, come al solito, alla fossa di S. Giovanni avendo preso due navi Ragusče; due galere vanno verso Reggio donde si tirano cannonate, e prendono un'altra nave; due schiavi cristiani fuggiaschi dąnno notizie dell'armata e de' voluti disegni del Cicala; succede una scaramuccia tra gli spagnuoli e 500 turchi discesi a terra per fare acqua; dopo ciņ l'armata torna verso Castelvetere, ma tenendo vento favorevole si dirige verso Cefalonia; lo Spinelli se ne torna a Squillace (306). Viene notizia da Corfł che l'armata si ritira a Costantinopoli; notizie inesatte date poi dal Campanella e da qualche storico circa le cose dell'armata; non vi furono rimproveri al Cicala in Costantinopoli per non avere soccorso i congiurati (308). Lettere e giudizii del Vicerč su tutti questi fatti; scrive a Roma immediatamente, partecipando che i frati erano anche eretici, e dimandando che se ne rimetta a lui il gastigo; scrive a Madrid per la ricompensa a Lauro e Biblia, ed annunzia l'accertato ritiro del Cicala verso Costantinopoli (309). Roma fa sapere che la causa del Campanella deve farsi in Napoli, e che venendo i prigioni debbono essere tenuti come prigioni del Nunzio; aderisce poi ad un'altra richiesta del Vicerč, che il Vescovo di Mileto venga a Napoli, e che siano assoluti il P.pe di Scilla, il Poerio Governatore del Pizzo e lo Xarava, quando veramente fosse stato riposto nella Chiesa, donde era stato estratto, un clerico che avea data occasione alla scomunica (311). Il Vicerč partecipa la scoperta della congiura agli Agenti di altri Stati accreditati presso di lui; relazione del Battaglino e dello Scaramelli; costui tras mette a Venezia anche le notizie di piazza, oltre q uelle di Corte, e non pone mai in dubbio l'esistenza della congiura (313). Carcerazione di Giulio Contestabile e Geronimo di Francesco, dietro formale denunzia del Campanella, forse esasperato per la carcerazione di suo padre e suo fratello seguģta per opera di costoro; il Petrolo, sollecitato dal Campanella, fa una denunzia nello stesso senso (315). Continuazione degli esami in Squillace, presedendovi il solo Xarava; particolari della deposizione di Cesare Mileri, che confessa ampiamente, convalidando in tortura le cose confessate; esami del Gagliardo, Conia, Marrapodi, Santacroce e Adimari (317). Esame di Cesare Pisano, che dapprima nega, poi in tortura confessa ogni cosa; quindi sottoposto a nuovo esame, circa la nuova legge del Campanella, rivela una quantitą di eresie; esami secondarii di Domenico Messina e di Giuseppe Grillo; la causa č sospesa per morte del Mastrodatti (322). Prime esecuzioni in persona di Claudio Crispo e Cesare Mileri in Catanzaro; sono arrotati, tanagliati, strozzati, quindi appiccati per un pie


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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