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      36 (an. 1599): "a 26 di giugno Lettera al Rev.do cappellano maggiore per la quale se provede la lectura de theorica de medecina in persona del dottore michele polito con provisione de D.ti ducento lo anno per morte de Joan berardino longo" (intendi vacata pel passaggio del Tancredi alla lettura vacata per morte del Longo).
      (174) Ved. nell'Arch. di Napoli per le promozioni del Tancredi le Scritture della Cappellania Maggiore, Lettere Regie, vol. 1, fol. 5, 13, 18, 72. - Per la dignità di Conte Palatino, ved. Registri Privilegiorum vol. 129 (an. 1603-04) fol. 7. Questa dignità, a' tempi de' quali ci occupiamo, non dava che in vita il titolo, e in morte il dritto di portare sulla bara la spada, gli speroni d'oro, e un libro aperto. Era un modo di onorare la scienza ne' lettori, che ci apparisce superiore all'odierno aumento quinquennale di stipendio, condito da una croce di Commendatore che viene giù a caso o dietro le insistenze de' più procaci. Del resto anche per la dignità di Conte Palatino era necessario solamente avere insegnato 20 anni, e comunque fosse di obbligo un processo informativo che attestasse di aver fatto un lodevole insegnamento, i 20 anni rappresentavano la condizione essenziale; laonde era sempre riconosciuto il principio, che quanto più si è goduto lo stipendio, tanto più si ha dritto ad essere stimato, senza vedere chiesto mai alcun conto delle opere pubblicate. Difatti dopo che era stato già dichiarato Conte, il Tancredi pubblicò le due opere che di lui si conoscono: "De fame et siti libri tres, Venet.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Primo
di Luigi Amabile
pagine 725

   





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