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      Invalidò ancora la rivelazione di Maurizio, notando sempre che non era stata fatta la ripetizione di lui innanzi a' Commissarii Apostolici, ed aggiungendo che egli non avea potuto parlare col Campanella trovandosi rinchiusi non solo in carceri separate ma anche in torrioni separati (fatto non vero), nè poteva credersi che Giulio fosse entrato in un concerto nel quale erano capi il Campanella e Maurizio, entrambi notorii nemici suoi. Infine, quanto all'avere Giulio oltraggiato il ritratto del Re, gli bastò mettere in rilievo le contraddizioni tra le rivelazioni del Campanella e quelle del Petrolo, e tra le prime ed ultime rivelazioni del Campanella medesimo. - Con siffatti argomenti l'Avvocato potè far ritenere Giulio Contestabile qual semplice sospetto di complicità, e così poi, allorchè molto più tardi si venne alla sentenza, il Contestabile, aiutato forse anche dalle potenti raccomandazioni delle quali vedremo che disponeva, riuscì a cavarsela con la condanna ad una pena relativamente mite.
      Poco dopo, o tutt'al più contemporaneamente, venne fuori la Difesa del Campanella scritta dal De Leonardis: e in sèguito di essa una Replica di D. Gio. Sances. Ad entrambi questi Atti possiamo facilmente assegnare la data delle prime settimane di marzo, poichè certamente durante il marzo le difese doverono essere discusse: vedremo infatti esservi state negli ultimi giorni di marzo e primi di aprile le feste di Pasqua, e poco dopo, il 12 aprile, la richiesta del Sances a' Giudici di venire alla spedizione della causa.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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