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      E il Campanella, obbligato allora appunto a soddisfare a' suoi bisogni naturali stando sospeso alla corda, replicò all'ultima domanda che lo lasciassero... fare; nè rispose mai a proposito, e tra' diversi suoi detti incoerenti nominò il Marchese d'Arena, dicendo che "se havesse fatto (sic), non pateria questo", nominò Paolo Campanella, che avea disegnato una figura di S. Rocco, nominò Cicco Vono, qualificandolo suo nemico. Infine, scorsa un'ora, venne definitivamente deposto e sciolto, e secondo l'uso gli aguzzini gli ricomposero le braccia, quindi lo rivestirono e lo ricondussero nella sua carcere.
      Subito dopo furono esaminati Geronimo padre e Gio. Pietro fratello del Campanella(186). Geronimo si dichiarò di Stignano, dell'età di circa 65 anni, e dovè rispondere intorno alla causa della carcerazione di suo figlio, intorno a un libro che costui avea scritto ed egli avea lodato come superiore anche a quello degli Apostoli, intorno alle divinazioni fattegli sull'avvenire degli altri figli, intorno al rifiuto di predicare espressogli da fra Tommaso e motivato col non voler fare l'ufficio di saltimbanco, intorno al pranzo di Stignano in casa Grillo, dove egli avea fornite vivande ed avea dovuto udire eresie da fra Dionisio. Il povero vecchio disse di sapere solamente che suo figlio era stato carcerato da Carlo Spinelli, o per detto d'altri che avea scritto un libro in Napoli, mentre quanto a sè egli non sapea leggere nè scrivere, soggiungendo, "alhora tutti mi dicevano beato et hora tutti mi dicono sfortunato". Quanto alle divinazioni, disse che suo figlio era stato quattordici anni fuori di Calabria, ed al ritorno appena lo riconosceva per padre, trattando solo con Principi e Signori, come il Principe della Roccella e il Marchese di Arena; quanto poi al rifiuto della predicazione, disse che veramente avea pregato fra Tommaso di accettare l'offerta fattane da que' di Stilo col compenso di 200 ducati, "per aiutare alcune figlie femine che hò è sono pezzenti", ma fra Tommaso non volle, dicendogli che sapeva quel che si faceva.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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