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      Il Vescovo avea raccolto dall'altro tribunale la copia dell'indulto concesso al Soldaniero e a Valerio Bruno da Carlo Spinelli per opera di fra Cornelio, le copie dell'esame del Pizzoni, delle confronte del medesimo Pizzoni col Campanella e con fra Dionisio, del primo e secondo esame del Petrolo, delle cartoline trovate sulla persona del Campanella quando ebbe il tormento del polledro; e così ci sono pervenuti questi preziosi documenti inserti nel processo dell'eresia(234). Egli aveva chiesto pure una copia delle lettere inviate dal Lauriana a fra Dionisio, che avrebbero dovuto trovarsi egualmente nel processo fatto dall'altro tribunale; ma, come si rileva da quanto ne scrisse a Roma e fu rammentato ne' Sommarii de' processi, le lettere non vi si trovavano ed erano state forse perdute. Aveva inoltre chiesto il Breviario del Pizzoni, che recava la corrispondenza scritta tra esso Pizzoni e il Campanella, ed ebbe a sapere che questo Breviario nemmeno si trovava ed era stato sicuramente perduto. Non potendo rassegnarsi a questa perdita, il buon Vescovo pensò allora di rivolgersi a fra Dionisio medesimo, dimandandogli a nome del tribunale una relazione particolareggiata sulla faccenda del Breviario; e la relazione, trascritta da fra Pietro Ponzio, venne anch'essa inserta nel processo tra' documenti a difesa di fra Dionisio(235). Diciamo qui di passaggio che molto più tardi a questa massa di documenti fu aggiunta anche una fede di alcuni frati carcerati, compreso il Lauriana, e di alcuni laici, attestanti che il Pizzoni più volte, e segnatamente tre giorni prima della sua morte, avea dichiarato di essere debitore di fra Dionisio degli scritti dell'Apocalisse da lui presi (confessione del furto fatto) del valore di D.i 10, come pure di D.i 4 avuti in prestito, commettendo al Lauriana di notificare a fra Dionisio dove si trovavano le sue robe in Calabria acciò sopra quelle fosse soddisfatto; inoltre, sempre più tardi, una fede del clero di Fiumefreddo, attestante le ottime qualità di fra Dionisio dimostrate due volte in quel paese con la predicazione cattolica, la bontà della vita e il fervore di carità, e questa fede potè essere inserta solamente nel 4° volume del processo.


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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