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      Pertanto in Italia, durante la vita dell'autore ed anche dopo, se ne fecero molte copie manoscritte, ed ancora ne rimangono parecchie in varie Biblioteche, non meno di quattro in Napoli (tre nella Bibl. naz. ed una nella Bibl. de' PP. Gerolamini), una in Firenze, una in Lucca; e non meno di tre ne passarono a Parigi (Bibl. Naz. Ital. num. nuov. 875, 984 e 985) e una ne giunse pure a Londra (Mus. Brit. Egerton-collection n° 10,689) che reca essere stata eseguita "anno 1634 a quinto di Septembr
      e". Non paia eccessiva tutta questa discussione, trattandosi della Monarchia di Spagna, che per lo meno riguarda troppo da vicino l'argomento nostro.
      Aggiungiamo che si potrebbe credere essersi il Campanella in questo periodo occupato pure della revisione de' "Discorsi a' Principi d'Italia" etc. che tanta attinenza aveano col libro della Monarchia di Spagna e che furono menzionati egualmente nella sua Difesa. Ma ricordiamo che egli ne fece menzione dicendoli inviati a Massimiliano, e d'altronde, così come li possediamo, offrono la citazione di qualche opera scritta ancora più tardi; bisogna quindi rimandarne l'avvenimento della revisione a una data posteriore.
      Venendo alle Poesie, innanzi tutto dobbiamo dire che non può non recar maraviglia la loro quantità con indirizzi anche a persone diverse, taluna delle quali persona veramente ufficiale, come p. es. la Sig.ra D.a Anna che vedremo dover essere stata una parente di D. Alonso il Castellano, in un tempo in cui il Campanella mostravasi pazzo!


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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