Pagina (554/741)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Fermandoci alle mosse del Campanella nel 1605, riuscita inutile quella fatta in gennaio presso il Vicerè, dicevamo che in luglio ne fece un'altra presso il Nunzio e il Vescovo di Caserta: e qui innanzi tutto dobbiamo avvertire che Nunzio era ancora l'Aldobrandini, ma Vescovo di Caserta era fra Diodato Gentile, successo già al Tragagliolo nel Commissariato generale del S.to Officio in Roma, e poi successo al Mandina defunto nel Vescovato di Caserta, con exequatur del 24 luglio 1604, occupando del pari la carica di Ministro della S.ta Inquisizione nel Regno. Senza dubbio per far uscire il Nunzio dalla sua apatia verso di lui, il Campanella disse di volersi accusare, onde il Vescovo di Caserta fu chiamato ad intervenire egli pure; e così il Campanella potè anche dire di averli chiamati "con arte". Naturalmente, più o meno presto, essi doverono recarsi a S. Elmo, ed ivi in qualche sala ascoltare il Campanella, ma non videro la sua prigione: questo leggesi in un altro brano della lettera a Paolo V, ove il Campanella racconta che Mons.r Nunzio vide il carcere di fuori, e per non avere a contradire al Vicerè non entrò nè mandò a vederlo, e disse che era buono, "nel modo ch'ogni sepoltura par buona di fuori". Ecco ora il discorso del Campanella e le osservazioni de' due Vescovi; sarà meglio far parlare il Campanella medesimo: "M'accusai come, per mancanza dello spirito, che trovai tra' Cristiani molto difformi dell'antichità e profession nostra, mi risolsi ad esaminar la fede con la filosofia Pitagorica, Stoica, Epicurea, Peripatetica, Platonica, Telesiana e di tutte sètte antiche e moderne, et con la legge delle genti antiche e d'Ebrei, Turchi, Persiani, Mori, Chinesi, Cataini, Giaponesi, Bracmani, Peruani, Messicani, Abissini, Tartari, et com'ho con tutte le scienze finalmente humane e divine assicurato me stesso et gli altri che la pura legge della natura è quella di Christo, a cui solo li Sacramenti son aggiunti per aiutar la natura a ben operare con la gratia di chi l'ha dati; et che son pur simboli naturali et credibili: et vidi come Dio lasciò tante sètte caminare, e la mancanza dello spirito in noi, e lo scompiglio della natura e suo fine.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





Campanella Vicerè Nunzio Vescovo Caserta Nunzio Aldobrandini Vescovo Caserta Diodato Gentile Tragagliolo Commissariato Officio Roma Mandina Vescovato Caserta Ministro Inquisizione Regno Nunzio Campanella Vescovo Caserta Campanella S. Elmo Campanella Paolo V Campanella Mons Nunzio Vicerè Campanella Vescovi Campanella Cristiani Pitagorica Stoica Epicurea Peripatetica Platonica Telesiana Ebrei Turchi Persiani Mori Chinesi Cataini Giaponesi Bracmani Peruani Messicani Abissini Tartari Christo Sacramenti Dio