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      Il Campanella, nella sua risposta, si duole della freddezza dell'amico, e soggiunge, "abbastanza in addietro hai fatto per me, se non vuoi far altro, nessuno ti costringerà"; ma avendo lo Scioppio affermato essere facilissimo e spontaneamente offerto dal suo patrono il trasferimento "ad urbem", dice che lo gradirebbe assai, amando meglio morire in grembo alla Chiesa che essere ben nudrito in mano di nemici, e soggiunge, "non dire di non poterlo fare, poichè altrimenti riterrò essere stato uno scherzo quanto hai professato di aver fatto per me" (forse si alludeva al trasferimento da S. Elmo nella città di Napoli, ma piuttosto a quello da Napoli a Roma, essendo oramai certo che lo Scioppio non credeva utile quest'ultima maniera di trasferimento, perchè il Campanella sarebbe stato rinchiuso nelle carceri del S.to Officio, e ne sarebbe rimasto contrariato il Fugger che lo voleva presso di sè). Del resto, quanto alla Curia Romana, il Campanella dice con disdegno ed alterigia, cessino di augurarmi il peggio in Roma; la terra tollera più facilmente un Sole che due" (parrebbe che in Roma avessero conosciuto gli sforzi che si facevano in Germania per averlo colà, ma non li avessero punto approvati, e il Campanella avea dovuto persuadersi non esservi per lui alcuna simpatia nella Curia, ma invece una decisa avversione). Chiarisce poi la quistione de' 45 giorni successivi alla morte dell'Anticristo, ed accenna che per lui questo tempo è di molti secoli, facendo avvertire la necessità di distinguere i capi e la coda dell'Anticristo, la necessità di bene interpetrare i tipi e i postipi, il trigono nel tetragono, i fini latenti negli esordii (un mucchio di particolarità astruse); ed aggiunge, "i Profetali potrebbero ora servire, dì al Papa che comandi si portino a lui, e forse io pure sarò trasferito con essi"; quindi cerca di rabbonirlo e dice, "ti aspetto fra breve ed avrai ciò che desideri da me" (le quali circostanze menerebbero tutte a far ritenere che lo Scioppio già si trovasse in Roma), ed infine chiede che gli mandi il libro del Re d'Inghilterra, perchè risponderebbe egli medesimo, e questo forse gli profitterebbe di più (ma non manda niente affatto i Profetali).


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Fra Tommaso Campanella: la sua congiura i suoi processi e la sua pazzia
Volume Secondo
di Luigi Amabile
pagine 741

   





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