Pagina (176/912)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma tra i baroni e' l re nasceano molti sospetti. Perch'avendogli dato quei la corona, superbia in loro, e nel re dispetto del troppo beneficio, lavoravan tanto, che a' baroni non bastava guiderdone o favore, al re parea fellonia ogni picciolo scontento; e cominciava egli a giocare con suoi scaltrimenti per abbattere i pių audaci. Č probabile inoltre che cagionasse dispiacere la pattuita e mal osservata ristorazione agli ordini pubblici de' tempi di Guglielmo il Buono(394), di cui s'avean idee indefinite e pressochč favolose: onde tanto pių ardentemente li vagheggiavano i popoli, tanto pių diveniano difficili a soddisfarsi; nč Pietro era principe arrendevole, nč mantenitor di franchige che menomassero l'autoritā regia. Pungea fors'anco i nostri invidia de' Catalani, e del non aver parte abbastanza ne' pubblici affari; onde alcun pensava non aver mutato la tirannide in libertā, ma la persona del principe e la nazione de' signori: i quali umori č naturale che da' baroni passassero anco ne' popolani pių veggenti, nč ignoti restassero al re. Stando Pietro cosė sotto il castel di Geraci, avvenne che il dė otto aprile, preso uno spion de' nemici, rivelava pratiche del principe di Salerno in Sicilia. Confessō, dice il Neocastro, essersi indettato Gualtier da Caltagirone a dargli in balėa tutta l'isola, se alla partenza di Pietro per Bordeaux, mandasse in alcun porto di val di Noto cinquanta galee con un grosso di cavalli francesi. Il quale Gualtiero, signor di Butera e d'altri feudi, possente sopra ogni altro in val di Noto, e famoso appo i narratori della congiura di Procida, al primo avvenimento del re avea chiesto d'andar tra i cento campioni al duello; ma poi deluso nelle sue ambizioni, o sospicando de' governanti, venne a tanta contumacia, che solo tra' siciliani baroni, per inviti che replicassegli il re, niegō di seguirlo in arme in Calabria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La guerra del Vespro sicialiano
o Un periodo delle istorie sicialiane
di Michele Amari
1843 pagine 912

   





Guglielmo Buono Pietro Catalani Pietro Geraci Salerno Sicilia Neocastro Gualtier Caltagirone Pietro Bordeaux Noto Gualtiero Butera Noto Procida Calabria