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      Presso Marsala questa approdò; tentò uno stormo contro la città; e funne respinta. Accozzatovisi Arrigo de' Mari con dodici galee più, sbarcaron di nuovo; e ributtati nella seconda prova con maggior sangue, senza infestar l'isola altrimenti, fean vela per Napoli(687).
      Ma all'assedio del castel d'Agosta, poichè il re invano intimava la resa più volte per Corrado Lancia, adoprossi ogni ingegno di guerra de' tempi. Leggiamo che con una specie di parallela fean gli approcci, tirando un muro a protegger gli artefici; che i fabbri della flotta costruivan terricciuole mobili a ruote, e cicogne, e un gatto da percuoter le mura, bruciato poi dagli assedianti in una sortita; che con mangani e altre macchine fean piover sassi nella fortezza, più micidiali perchè aggiustati a prender il balzo; e afferma il Neocastro come un Castiglione, ingegnere dell'armata, sì fino giocava il mangano da imberciare a ogni colpo il pozzo unico del castello. Però, ancorchè stesser saldi agli assalti, per essere in sito avvantaggioso e grossi di numero, il numero accrescea la strage, perdendosi pochi colpi degli assedianti: e più travagliavali il fetor dei cadaveri, l'acqua scarsa e corrotta, la fame che li portò a cibarsi de' cavalli e suggerne il sangue. Ai trentaquattro dì, svanita una speranza di pioggia, nè apparendone alcuna d'aiuti, i Pugliesi del presidio abbottinaronsi sotto Giovanni Boccatorsola, giovane cavato napolitano, che assai vivo parlò al legato: ma furono ad inganno, ei preso e dicollato, messi fuor del castello gli ammutinati inermi; su i quali i Francesi buttan da' merli il tronco di Giovanni, e con tiri di pietre li scacciano.


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La guerra del Vespro sicialiano
o Un periodo delle istorie sicialiane
di Michele Amari
1843 pagine 912

   





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