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      Giachetto e Villani portano, con errore evidente, il tumulto del vespro incominciato a Morreale, poichè s'erano adunati in Palermo "a pasquare, i baroni e' caporali che teneano mano al tradimento;" dicono come nella festa un Francese prendesse una donna per farle oltraggio; e indi nascesse la briga, incalzata da' congiurati; i quali nella zuffa ebber la peggio, poi uccisero tutti i Francesi in Palermo, e andando alle lor terre, commossero tutta l'isola. Nell'assedio di Messina i due cronisti non son più esatti; recando una lettera di Martino, apocrifa e foggiata senza riscontro alcuno con le idee che scernonsi nelle bolle messe fuori in quell'incontro (V. il cap. VII). Essi di più, raggirando su Procida sempre la lor macchina, il fanno mandare ambasciadore da' Siciliani a Pietro, per offrirgli la corona, quando gl'istorici Siciliani e Catalani, che non poteano nè ignorare, nè tacere nome sì grande, dicono incaricati tutt'altri dell'importante messaggio. In questi e in tanti simili fatti, che notiamo nel corso del nostro lavoro, si scernon sempre i ridetti istorici male informati, fallaci, parziali.
      Maravigliosa è la uniformità del lor dettato con quel d'una Cronaca anonima in antica lingua siciliana, che corre dal 1279 infino ad ottobre 1282 (di Gregorio, Bibl. arag., tom. I, pag. 243 e seg.). Questa coincidenza, creduta argomento di veracità della Cronaca, e il sapore antico della lingua e dello stile, persuasero al di Gregorio, che contemporaneo fosse questo scritto, del quale s'ignora del tutto l'autore, ma ce n'ha un Ms. in carta di bambagia, posseduto al presente dall'erudito e gentile uomo, il principe di San Giorgio Spinelli di Napoli, che per l'ortografia e la forma de' caratteri con lettere iniziali azzurre o vermiglie e vestigia di dorature, appartiene senza dubbio al secol XIV. Questo antico Ms. pervenuto al presente possessore forse da Messina, era del tutto ignoto in Sicilia nel secol passato; talmentechè di Gregorio pubblicò la Cronaca nella sua Biblioteca Aragonese sopra una copia del secolo XVII, con ortografia diversissima dal Ms. del San Giorgio, e queste altre differenze, che innanzi il Ms. di San Giorgio si legge; Quistu esti lu Rebellamentu di Sichilia lu quali hordinau effichi fari Misser iohanni di prochita contra lu re CARLU P., e che il luogo della lezione del Gregorio (pag.


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La guerra del Vespro sicialiano
o Un periodo delle istorie sicialiane
di Michele Amari
1843 pagine 912

   





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