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      65) ma come avvenuto sulla spiaggia di Messina, che è forse quello de' principi dell'assedio (Veg. cap. VII del presente lavoro). Il Montaner in questa impiastra tre fazioni: la caccia data alle 70 navi, la presura delle 22, e il saccheggio di Nicotra, seguito nel 1284; che è nuovo argomento della poca esattezza dì questo autore, il quale scrivendo vecchio e molti anni appresso, confondea nella sua memoria l'ordine e le particolarità de' fatti.
      (352) Questa porta più non esiste, sendosi da quel canto ampliata la città.
      (353) Bart. de Neocastro, cap. 53.
      Saba Malaspina, cont., pag. 385.
      D'Esclot, cap. 98.
      Montaner, cap. 74, il quale porta questa liberazione in altro tempo, e la abbellisce con una munificenza incredibile; facendo dispensare camicia, farsetto, brache, cappello, cintura, coltello catalanesco, e un fiorin d'oro per ciascuno, a 12,000 prigioni.
      (354) Bart. de Neocastro, cap. 54.
      Diplomi dell'8 e 15 febbraio 1282 (cioè 1283, contandosi l'uno appo noi dal 25 marzo, docum. X ed XI; il secondo de' quali è citato ancora dal Gallo, Annali di Messina, tom. II, pag. 135, con un altro privilegio del 20 aprile, che abolì tutti gli statuti e le leggi di re Carlo.
      Forse a questo o altro simil diploma allude il Fazello (Deca 2, lib. 9), che il dice conservato infino a' suoi tempi; e il Pirri, Sicilia sacra, Not. ecc. catan. ann. 1283 che cita il parlamento e il diploma.
      Che Pietro avesse abolito i dritti de' marinai è detto anco chiaramente nel capitolo 44 di re Giacomo, Cap. del regno di Sicilia.


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La guerra del Vespro sicialiano
o Un periodo delle istorie sicialiane
di Michele Amari
1843 pagine 912

   





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