Pagina (153/677)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tutto lieto il significava a Othman il capitano della provincia, Mo'âwia-ibn-abi-Sofiân, che già assai temea della sorte dell'armata. Mandava altresì al califo la quinta della preda, e dividea il resto all'esercito. Par che i prigioni, la più parte donne, rimanessero a Damasco, e presto dimenticassero gli antichi lor signori, il paese, le famiglie, fors'anco la religione. Perocchè la cronaca bizantina aggiugne qui sbadatamente, che volentieri stanziassero a Damasco: nè più crudele biasimo che questo si potrebbe esprimere in parole, contro quei miseri schiavi non già, ma contro l'ordine civile e religioso che affliggea la Sicilia(175).
      Appena allontanati dall'isola i Musulmani, Costante incalzò la persecuzione contro il papa, e fe' compiere da un nuovo esarco l'attentato ch'ei meditava. L'innocente e caritatevole Martino, vegliardo, infermo, venerando per animo forte e soavi costumi, fu preso a piè degli altari da una man di scherani (giugno 653); gittato in una barca; condotto giù pel Tevere e per la costiera infino a Messina; ove il tramutarono in altro legno; lo menarono qua e là per la riviera orientale di Calabria e per le isole dell'Arcipelago: tenuto in segreta su la nave e in terra; strapazzato, e, dopo lungo tempo, tratto innanzi i magistrati a Costantinopoli. Quivi incrudì lo strazio per le ingiuriose imputazioni, la insolenza dei giudici, la brutalità dei servidori, la profanazione del nome e forme della giustizia, la sentenza di morte pronunziata e sospesa; e sopratutto la presenza del tiranno, dinanzi al quale gli stracciarono in dosso gli abiti sacerdotali, lo condussero per la città, con un collare di ferro alla gola, preceduto dal carnefice che brandiva la mannaia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





Othman Damasco Damasco Sicilia Musulmani Costante Martino Tevere Messina Calabria Arcipelago Costantinopoli Sofiân