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      Ma l'anno appresso (20 febbraio 733 a 8 febbraio 734), Abu-Bekr-ibn-Soweid, mandato da 'Obeida in Sicilia, perdeva alquante navi, distrutte dal fuoco che lanciaronvi i Bizantini(260). Infelice al paro un'altra impresa, ordinata il cento sedici (9 febbraio 734 a 29 gennaio 735) da 'Obeid-Allah-ibn-Habhāb, il quale passņ allora dal governo d'Egitto in Affrica, in luogo di 'Obeida che gli avea sģ crudelmente svergognato il fratello. Le genti di 'Obeid-Allah che venivano sopra la Sicilia, imbattutesi nell'armata greca, ebbero dura battaglia e d'esito incerto; poichč i Greci sconfitti recaron seco loro molti prigioni musulmani; e tra gli altri un Abd-er-Rahmān-ibn-Ziād, il quale non fu liberato innanzi il centoventuno (739). Del centodiciassette (735), 'Obeid-Allah facea depredar di nuovo la Sardegna da un nipote del famoso 'Okba-ibn-Nafi' per nome Habīb-ibn-'Obeida, chiaro anch'egli per vittorie su le remote rive dell'Atlantico e in cuor del continente affricano, nel Sudān(261). Intanto, ingrandito l'arsenale di Tunis e apparecchiate assai maggiori forze che per l'addietro, e fattene venire anco di Spagna, 'Obeid-Allah le affidava ad Habīb, e scagliavale un'altra fiata su la Sicilia, con evidente disegno di conquisto. Sendo l'Affrica aspramente turbata a quel tempo, pare che il governatore musulmano si fosse deliberato alla impresa allettato da pratiche che avesse in Sicilia, ove Leone Isaurico tormentava troppo le coscienze e le borse dei popoli.
      Sbarcato Habīb del centoventidue (740), e afforzatosi com'ei pare in un campo, come soleano fare i Musulmani quando prendeano ad occupare alcun paese, mandava intorno i cavalli col proprio figliuolo Abd-er-Rahmān; il quale ruppe quanti gli veniano allo scontro, e corse vittorioso in Sicilia, dicono i cronisti musulmani, pił largamente che niun altro condottiero.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume primo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1854 pagine 677

   





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