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      Taluno li messe in carta; poi vennero i compilatori che ci hanno serbato cotesti materiali di Storia letteraria, chiamati per lo pił Tabakāt, o vogliam dir classi, sendo ordinati i cenni biografici in classi, di giureconsulti, grammatici, poeti, lessicografi e simili: Delle pił antiche e preziose, č il Riādh-en-Nofūs, da noi ricordato sovente; il quale, trattando dei giuristi e santi musulmani d'Affrica fin oltre la metą del decimo secolo, ci dą i nomi dei Siciliani che tramandarono parecchi aneddoti a voce o in iscritto. Indi veggiamo che Abu-Bekr-Ahmed, citato dianzi tra i discepoli di Iehia-ibn-Omar, lasciņ ricordi, scritti com'e' pare, intorno il pio giurista Abu-Harūn-Andalosi, vissuto in Affrica; pei quali fatti Abu-Bekr or si dą come testimone oculare, or allega i detti altrui502. Il medesimo Abu-Bekr, su la fede dell'altro Siciliano Abu-abd-Allah-Mohammed-ibn-Khorassān503, riferisce aneddoti d'un Ibn-Ghazi da Susa, devoto un tempo e rinomato lettore del Corano per la melodia della voce, poi infame tra gli Ortodossi perchč alla esaltazione del Mehdi lo adulņ vilmente, č s'affiliņ a setta ismaeliana504. Abu-Bekr, avendo in sua giovinezza conosciuto Iehia-ibn-Omar (m. 903) ed Abu-Harūn-Andalosi (m. 905), visse nella prima metą del decimo secolo. Contemporaneo di lui, e al par siciliano Saīd-ibn-Othman; il quale raccontņ a voce i fatti del cadi Meimūn in Palermo505. Un altro Abu-Bekr, per nome Mohammed-ibn-Ahmed-ibn-Ibrahim, maestro di scuola, detto il Siciliano, forniva all'autore del Riādh alcuni aneddoti del devoto africano Abu-Iunis-ibn-Noseir, morto il trecentoquattro (916-17) del quale ei fu amico ed ospite506. Il Siciliano Abu-Hasan-Harīri, o diremmo il Setaiolo, morto il trecentoventidue (934), che guadagnņ con ascetiche stravaganze un cenno biografico nel Riādh, puņ passare anch'egli tra gli agiografi; poichč si seppero dalla sua bocca le dolci visioni di Moferreg507, le zuffe d'Abu-Ali da Tanger col nemico del genere umano508, e le vicende del pellegrino Abu-Sari-Wāsil, ritrattosi in eremitaggio presso il castello Dīmās in Affrica509.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume secondo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1858 pagine 654

   





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