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      1251 Scrisse anco la Spiegazione dei (principii) che occorrono nello "Argomento dei dommi,"1252 ed un commentario sul libro intitolato Il buon indirizzo, opere entrambe di teologia scolastica1253; un commentario sul Manuale di Mâlek che si chiama il Mowattâ1254; quattro volumi su l'insegnamento del cadi Abd-el-Wehhâb1255; ed altre di erudizione e belle lettere1256: ma fu dotto in varii rami di scienze pratiche o speculative1257, fin anco in medicina. Leggiamo in un comentario malekita come la gente accorresse a consultar il Mazari da medico al par che giurista, dal tempo ch'ei si diè con ardore a quello studio, punto da un medico israelita, il quale, curandolo in grave infermità, gli rinfacciava: "ecco il gran dottore dell'islamismo in balía d'un povero giudeo, che se il lasciasse morire farebbe opera meritoria in sua religione e grave danno ai Musulmani1258." E veramente per tutta l'Affrica Settentrionale i contemporanei il tennero a luminare di giurisprudenza; si raccontò che il Profeta gli fosse comparso in sogno, confortandolo a scrivere, i posteri lo dissero ultimo legista inventore; e Khalîl-ibn-Ishak, compilator dell'oscuro codice che or si osserva in Affrica, pose il Mazari e il siciliano Ibn-Iûnis tra le quattro autorità cardinali, citate dopo la Modawwana1259, Il Mazari seguì in teologia la dottrina asci'arita1260 o vogliamo dire scolastica, la quale soleva adoprare la filosofia e le interpretazioni per difendere il domma ortodosso dai duri colpi che gli traeano scismatici e razionalisti con le medesime armi.


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Storia dei musulmani in Sicilia
Volume secondo
di Michele Amari
F. Le Monnier Firenze
1858 pagine 654

   





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