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      Con i fiori, per esempio, sapeva fare una infinità di giochi graziosissimi; e sapeva disporli sulla tavola e comporli in mazzi con gusto squisito. "Come i bambini, anche i fiori sanno il bene che voglio loro; e per ciò, piantassi magari un manico di scopa, son certo che butterebbe!"
      En croyant à des fleurs, souvent on les fait naître... nè mai il verso del Rostand ebbe più gentile applicazione.
      A Natale, sin negli ultimi anni, la grande tavola del suo studio era coperta di fogli colorati, di stagnola, di boccette di gomma, d'aghi e di forbici; e si vedeva il vecchio glorioso affaccendato a fabbricare figurine e burattini, con una destrezza, con una appassionata gravità, che rammentavano i lavori del piccolo Hans. Come gli era rimasta, da quei primi tempi difficili, una straordinaria abilità nel far bastare il danaro che ad altri sarebbe sembrato insufficiente, (e tale abilità economica gli fu singolarmente preziosa ne' suoi lunghi viaggi), così continuava, anche da vecchio, a maneggiare ago e forbici, che nella sua valigia non mancavano mai; e si riattaccava da se i bottoni, e si raccomodava benissimo le calze. Così aveva ereditata l'abilità del povero nonno pazzo, e in viaggio riempiva i suoi albi di comici schizzi, o ritagliava talora in un foglio profili e intere scene, con rapidità e sicurezza meravigliosa. William Francis Ainsworth, che si trovò una volta a viaggiar con lui sul Danubio, inserì poi in un libro il disegno di una danza di dervisci, tratto da uno di quegli intagli dell'Andersen12.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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