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      Mi piacerebbe sapere a che punto sono col lavoro,
      pensava l'Imperatore; ma l'angustiava un poco il fatto che chiunque fosse troppo sciocco od impari al proprio officio non avrebbe potuto vedere la stoffa. Sapeva bene che, per conto suo, non c'era di che crucciarsi, ma, in ogni modo, stimò più opportuno di mandare prima un altro a vedere come andasse la faccenda. In città, tutti oramai sapevano la meravigliosa proprietà della stoffa, ed ognuno era curioso di vedere sino a che punto giungesse la stupidità o la buaggine del suo vicino.
      Manderò dai tessitori il mio vecchio onesto Ministro,
      - pensò l'Imperatore: "Può giudicare il lavoro meglio di qualunque altro, perchè ha ingegno e nessuno più di lui è adatto alla propria carica."
      E il buon vecchio Ministro andò nella sala dove i due mariuoli facevano mostra di lavorare dinanzi ai telai vuoti. "Dio mi assista!" - fece il vecchio Ministro, e sgranò tanto d'occhi: "Io non vedo nulla di nulla!" Ma però si guardò bene dal dirlo.
      I due bricconi lo pregarono di farsi più presso: non era bello il disegno? e i colori non erano bene assortiti? - e accennavano qua e là, entro al telaio vuoto. Il povero Ministro non si stancava di spalancar tanto d'occhi, ma nulla riusciva a vedere, poi che nulla c'era. "Mio Dio!" - pensava: "Ma ch'io sia proprio stupido? Non l'ho mai creduto, ma questo, già, di se stesso nessuno lo crede. E se non fossi adatto a coprire la mia carica? No, no; non è davvero il caso d'andar a raccontare che non vedo la stoffa."
      E così? Non dice nulla?


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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