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      Essi stesero le braccia verso di lei, ma non si avventurarono tanto vicino a terra quanto le sue sorelle.
      Il Principe le voleva ogni giorno più bene. Le si era affezionato come ci si affeziona ad un caro bambino buono; ma non gli era mai passato per il capo di farla sua moglie; e pure, bisognava che divenisse sua moglie per acquistare un'anima immortale; altrimenti, la mattina del matrimonio di lui avrebbe dovuto struggersi in ispuma sul mare.
      Non mi vuoi bene più che a tutte le altre?
      - parevan domandare gli occhi della sirenetta, quand'egli la prendeva tra le braccia e la baciava sulla bella fronte.
      Sì, nessuna mi è cara più di te;
      - diceva il Principe, "perchè tu hai più buon cuore, e mi sei più devota di tutte le altre, e somigli ad una fanciulla che ho veduta una volta e che certo non ritroverò mai più. Ero a bordo di un bastimento che naufragò: le onde mi buttarono sulla spiaggia presso un sacro Tempio, dove molte giovinette si dedicavano al servizio di Dio. La più giovane di tutte mi trovò sulla spiaggia e mi salvò la vita. Non l'ho veduta che due volte; ma è la sola donna al mondo che mi pare di poter amare; però tu ne cancelli quasi l'immagine dal mio cuore: le somigli tanto... Ella è consacrata al Tempio, e perciò la mia buona stella mi ha mandato te. Mai mai ci divideremo!"
      Ah, egli non sa che io, in vece, gli ho salvato la vita!
      - pensava la sirenetta: "Io l'ho portato sulle acque sino alla spiaggia dove sorge il Tempio; e sono stata lì, nascosta tra la spuma, spiando se alcuno venisse; ed ho veduto la bellissima fanciulla che egli ama più di me.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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