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      - gridò alla zucca; e da queste sole parole essa comprese i sentimenti di lui, e nemmeno sentì che la feriva col becco e le mangiava il cuore... Ah, che morte beata!
      E vennero le galline, e vennero i pulcini: quand'uno corre, si può esser sicuri che tutti gli altri gli corrono dietro, - e pigolarono, e razzolarono, guardando il loro gallo, fieri che fosse della famiglia.
      Chicchirichiii!
      - cantò il gallo. "I pulcini presto cresceranno e diverranno polli grassi e grossi e galline tanto fatte, se io lo proclamerò nel pollaio del mondo!"
      Chiocce e pulcini razzolavano e pigolavano, ed il gallo raccontò loro questa grande novità:
      Un gallo farà l'ovo. E sapete che cosa ci sarà dentro a quell'ovo? Ci sarà un basilisco. La vista del basilisco fa morire. Gli uomini lo sanno, questo; ed ora lo sapete anche voi; e sapete quel che mi abbia dentro, e che potente gallo di corte io mi sia.
      E, detto questo, Galletto Massaro sbattè le ali, rizzò la cresta, e cantò di nuovo; e tutti rabbrividirono, galline, chiocce e pulcini; ma erano fieri di avere nella famiglia un gallo di corte come quello. Razzolarono e schiamazzarono tanto, che il chiasso arrivava sino al tetto; e Galletto Banderuola lo sentiva, ma rimaneva immobile.
      Tutte chiacchiere!
      - diceva dentro di sè: "Galletto Massaro non fa ova, ed io son troppo pigro per mettermici. Se volessi, potrei fare un ovo di vento; ma per il mondo non mette conto. Tutte chiacchiere e nient'altro. Ed io sono stanco di star quassù."
      Così dicendo, Galletto Banderuola precipitò dal tetto; ma non uccise però Galletto Massaro, come sarebbe stata sua intenzione, - almeno a quel che dissero le galline.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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