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      .. Una lacrima ardente le cadde in grembo e si tramutò in perla, e risplendette di tutti i colori dell'arcobaleno. L'Angelo la prese, e la perla mandò un luccichìo, come stella iridata di sette splendori.
      Ecco la perla dell'afflizione, l'ultima, quella che non può mancare e dà risalto al fulgore ed alla purezza delle altre. Vedi? ha lo splendore dell'arcobaleno, che congiunge la terra al cielo. Per ognuno dei nostri cari, che la morte ci rapisce, abbiamo in cielo un amico di più, verso il quale s'alza il nostro desiderio. Dalla notte di questa terra, noi guardiamo su alle stelle, dov'è il compimento, la liberazione. Osserva bene questa perla del dolore: dentro ad essa, stanno ripiegate le ali che ci trarranno fuori di qui, le ali che ci porteranno su, in alto.
     
      NEI MARI ESTREMI
     
      Due grandi navi erano state mandate verso il Polo Nord, per verificare e stabilire i confini delle ultime terre, che si allungano lassù nel mare, e per esplorare sin dove fosse dato agli uomini di giungere. Già da un anno e un giorno lottavano per aprirsi una via tra la nebbia e i ghiacci, esposte a pericoli, a fatiche d'ogni sorta. Ed ora l'inverno era incominciato, il sole scomparso, e per molte e molte settimane non avrebbero avuto che notte continua. All'intorno tutto appariva come un unico pezzo di ghiaccio; e nel ghiaccio le navi stavano come murate; la neve era alta alta, e nella neve appunto erano scavate certe capanne, in forma d'alveari, alcune grandi come le antichissime tombe nordiche, altre appena quanto bastava a contenere da due a quattro uomini.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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