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      Dio ti ascolti!
      - disse la madre; ma ci sperava poco. Perchè il vento non l'avesse a spezzare, ebbe però cura di sostenere con un giunco la pianticella, che aveva inspirato alla sua figliuola lieti pensieri di guarigione e di vita; e legò un grosso filo dal davanzale alla parte più alta del telaio della finestra, affinchè il piccolo fusto trovasse un appoggio per arrampicarsi quando fosse divenuto alto. E alto divenne davvero, sì che poteva proprio dirsi che crescesse ogni giorno a vista d'occhio.
      Ma sai che sta per fiorire?
      - disse un giorno la donna; e le parve buon augurio. Anch'essa accarezzava ora la speranza che la figliuola avesse a guarire. Rammentò che negli ultimi tempi la bambina aveva parlato molto più lietamente d'una volta, che negli ultimi giorni si era alzata a sedere sul letto, da sè, senza che glielo dicesse, ed era rimasta così, tutta lieta, a guardare il suo giardinetto dove c'era una pianta sola. La settimana dopo, la malata si levò per la prima volta, e rimase levata un'ora. Rimase lì a sedere, felice, al sole; la finestra era aperta e di fuori c'era un bel fiore roseo, tutto sbocciato. La bambina si chinò e baciò leggermente i petali delicati. Quel giorno fu proprio giorno di festa per lei!
      Il Signore Iddio stesso ha piantato quel pisellino, e lo ha fatto prosperare, affinchè fosse una gioia ed una speranza per te - e per me pure, cara bambina mia!
      - disse la madre tutta consolata; e sorrise al fiore, come fosse stato un buon angelo mandato dal Signore.
      Ma, e gli altri piselli?


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





Signore Iddio