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      Gli invitati continuavano ad affollarsi, sempre più, sempre più, tanto che si stava così pigiati da soffocare; e per giunta, la coppia felice si era messa proprio sulla soglia dell'uscio, sicchè non si poteva più nè entrare nè uscire. Come il corridoio, così pure la sala era stata lucidata con le cotenne di maiale, e in ciò consisteva tutto il banchetto; ma alle frutta fu portato un pisello, sul quale un topo appartenente alla famiglia aveva segnato coi denti il nome degli sposi - vale a dire, la iniziale dei due nomi; non era poco!
      Tutti i topi dissero poi che le nozze erano state splendide e la conversazione divertentissima.
      Hjalmar tornò a casa nella solita carrozzina-ditale. Era stato, è vero, in una società molto aristocratica, ma gli era toccato strisciare, e farsi piccino piccino, e prendere a prestito la divisa di uno de' suoi soldatini di stagno...
     
      VENERDÌ
     
      Tu sapessi quanti e quanti grandi, quanti che non sono più bambini, vorrebbero avermi!
      - disse Serralocchi: "Specialmente, poi, tra quelli che hanno fatto qualche cosa di male... Caro follettino, mi dicono: non siamo più capaci di chiuder occhio; stiamo svegli tutta la notte, e ci vediamo davanti le nostre cattive azioni, che si appendono al parato del letto come piccoli diavoletti maligni, e ci spruzzano d'acqua bollente: non vorresti venire a scacciarli, perchè dessimo una volta una buona dormita? - e sospirano profondamente: Guarda, pagheremmo volentieri qualunque somma!... Buona notte, Serralocchi: il danaro è sul davanzale della finestra.


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40 Novelle
di Hans Christian Andersen
pagine 345

   





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