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      Questo missore Mastino fu cavaliero dello Bavaro, e fu omo assai savio de testa e iusto signore. Per tutto sio renno ivi securo con aoro in mano. Granne iustizia faceva. Fu un omo bruno, peloso, varvuto, con uno grannissimo ventre. Mastro de guerra. Cinquanta palafreni avea da soa cossa. Onne dìe mutava robba. Doi milia cavalieri cavalcavano con esso, quanno cavalcava. Doi milia fanti da pede armati, elietti, colle spade in mano ivano intorno a soa perzona. Mentre che sequitao la vertute, crebbe. Puoi che insuperbìo, comenzao a deluviare, anche comenzao a corromperese de lussuria. Forte deventao lussurioso. Che avesse detoperate cinquanta poizelle in una quaraiesima se avantao. Questi vizii lo fecero cadere de sio onorato stato. Puoi manicava la carne lo venerdìe e·llo sabato e·lla quaraiesima. Non curava de scommunicazione. Lo muodo che cadde de soa aitezza fu questo. Avea un sio frate, lo quale avea nome missore Alberto della Scala. Questo missore Alberto fu mannato a reiere Padova, ché·llo mannao a muodo reale. Conti, baroni, sollati e aitra moita iente abbe con seco. Bellissima fu soa compagnia. Questo missore Alberto teneva questa via. Entrava nelle monistera delle donne religiose. Demoravance tre o quattro dìe. Puoi visitava l'aitro. Donqua era alcuna bella monaca detuperava. Puoi usava paravole laide sempre e detoperose. Missore Marsilio da Carrara e missore Ubertiello da Carrara erano li maiuri de Padova, quelli li quali li aveano data la signoria, e suoi parienti erano.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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