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      Non ce remase citate. Deciotto [...] durao questo assedio e questa pontaglia. Quinnici milia Cristiani ve·sse retrovaro ad uno ponto. Po' questo comenzao la cosa a dechinare. Lo callo era granne, la polvere ś granne che fi' a mesa gamma l'omo se ficcava nella polvere. La iente infermava forte, morivane como le pecora. La carestia ce era granne. Lo mastro dello spidale de Rodi vetava che·lle navi de Veneziani non venissino, anche mannava lo fodero e·lle arme alli Turchi. Donne la iente se turbava. Gran parte se mette in mare e torna. Gran parte ne veo. Poca iente remaneva. Quanno la iente se partiva, tutta la moneta che avevano li era toita per le guardie de Veneziani. Forte erano cercati. Lo dalfino fonnao aitre mura più larghe con torri e con porte e fossati de bona e ferma preta. Là Veneziani pusero loro guardiani, e fine allo d́e de oie là tiengo quella terra. Fatte queste nove e secure mura, lo dalfino non abbe più luoco. Part́ose dalle Esmirre e tornao in sio paiese. Aitra cosa nulla de novitate fatta per esso non fu. Questo cutale fine abbe la cruciata alle Esmirre.
     
      Cap. XIIII
     
      Della sconfitta de Francia, là dove morze lo re de Boemia e·llo
      re de Francia fu sconfitto dallo re de Egnilterra.

     
      Currevano anni Domini MCCC[...] quanno fu fatta la orribile sconfitta in Francia, da priesso a Parisci a otto leuce, allo monte de Carsis, e fu sconfitto Filippo de Valosi re de Francia e fu vincitore Adoardo re de Egnilterra. La quale novitate fu per questa via.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





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