Pagina (188/236)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E drento della lettera mise lo verruto. Puoi per satisfazione deo una terribile sentenzia e maidizzione contra chi avea peccato contra esso. Maidisse e scommunicao Cola de Rienzi e chi avea frode, appellannolo patarino e fantastico, e annullao onne sio fatto e deoli onne maidizzione che potéo. E privao li colpevoli delli officii e beneficii e dignitate, toizeli acqua e fuoco. Non ce lassao a fare cobelle per confonnere suoi nimici. Omo decretalista sapeva quanto granne era lo errore, quanta pena devea avere. Da quello tiempo innanti sempre portao lo legato sotto lo capiello una cervelliera de fierro e aduosso bone corazzine sotto la cappa. Trovaose a Roma a queste cose lo cardinale de Santo Grisogano, omo de Francia, granne prelato, granne barone. Gìo denanti a missore Aniballo. Per consolarelo queste paravole disse: «Chi volessi rettificare Roma convénnera che tutta la guastassi, puoi la edificassi de nuovo». Ciò ditto, levao la fronnosa. Camina in soa legazione. Voglio dicere como lo legato morìo. Era dello mese de luglio, lo fervente callo. A questo missore Aniballo de commannamento dello papa li convenne assentare fòra de Roma e gire a Napoli a provedere sopra la desolazione dello regno de Puglia, lo quale iva in desperzione, como se dicerao. Spontaneo se parte de Roma lo legato. Oitra per Campagna visitao Ceccano, la soa contrata. Passaone a Montecasino e venne a Santo Iermano. Là posao. Lo sequente dìe mossese da Santo Iermano, fece piccola iornata. Venne a un castiello non moito da longa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
pagine 236

   





Cola Rienzi Roma Santo Grisogano Francia Aniballo Roma Aniballo Roma Napoli Puglia Roma Campagna Ceccano Montecasino Santo Iermano Santo Iermano