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      Li crociati presi erano menati denanti a Francesco, lo quale diceva queste paravole: «Voi portete la croce. La croce čne de panno. Lo panno se infracida. Io voglio che portate croce che non se infracidi». Allora era apparecchiato un fierro cannente in forma de croce. Questo fierro li poneva sotto alla pianta delli piedi e cosě li lassava derobati ire. Moiti aitri crociati prese, alli quali disse queste paravole: «Site venuti per guadagnare l'anima. Se ve lasso, forza tornarete alli primi vuostri peccati. Meglio čne che in questa tenerezza, mentre site contriti, morate. Dio ve reciperao nella soa citate». Ciň ditto, li faceva scorticare, appennere, decapitare e aghiadiare, tenagliare, de diverzi martirii morire. La guerra durao anni moiti. Per questa guerra mantenere fu predicata la crociata moite fiate. Mode novamente che curre anno Domini MCCCLVII[I], de iennaro, nella citate de Tivoli fu predicata. His ferme diebus Iohannes rex Francie captus est a filio regis Anglie bello magis tumultuario quam militari apud villam que dicitur [...] ductusque in Angliam sub custodia annis ferme duobus. Tandem cum magno sui detrimento et regni evasit.
     
     
      Cap. XXVII
     
      Como missore Nicola de Rienzi tornao in Roma e reassonse lo dominio con moite alegrezze e como fu occiso per lo puopolo de Roma crudamente.
     
      Currevano anni Domini MCCCLIII[I], lo primo děe de agosto, quanno Cola de Rienzi tornao a Roma e fu receputo solennissimamente. Alla fine a voce de puopolo fu occiso.


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Cronica - Vita di Cola di Rienzo
di Anonimo romano
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