Pagina (2/35)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ciò fatto essere menato e condotto in una carretta nella piazza di Greve; e quivi tenagliato nelle braccia, e coscie, e tagliatali la sua mano destra, tenendo in essa il coltello, con cui egli si è sforzato di commettere il detto Parricidio, e poscia il suo corpo tirato e membrato da quattro cavalli ed(1) i suoi membri, ed il corpo gettati nel fuoco, e consumati in cenere, e le ceneri gettate al vento. Ha dichiarato, e dichiara tutti, e ciascuno de' suoi beni acquistati, e confiscati al Re. Prima della quale esecuzione sarà il detto Giovan Chastel applicato alla tortura tanto ordinaria, che straordinaria per sapere la verità de' suoi complici, ed alcuni casi risultanti dal processo. Ha fatto, e fa inibizione, e proibizione a qualunque persona di qualunque siasi qualità e condizione, sotto pena di delitto di Lesa Maestà, di dire, nè proferire in alcun luogo publico le dette proposizioni, le quali la detta Corte ha dichiarato, e dichiara scandalose, sediziose, contrarie alla parola di Dio, e condannate come eretiche dai santi decreti.
      Ordina, che i sacerdoti, e gli scolari del Collegio di Clermont, ed ogni altro, che si dice della stessa Società come corruttori della gioventù, perturbatori della publica quiete, inimici del Re, e dello Stato se ne anderanno dentro a tre giorni doppo la notificazione del presente arresto, fuor di Parigi, ed altre Città, e luoghi, ove sono i loro Collegj; e doppo quindeci giorni fuori del Regno; sotto pena ov'eglino ci fossero trovati, passato il detto tempo, d'essere puniti come rei, e colpevoli del detto delitto di Lesa Maestà.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Giusta idea che si deve concepire de' Gesuiti e i loro veri caratteri
di Anonimo
pagine 35

   





Greve Parricidio Giovan Chastel Lesa Maestà Corte Dio Collegio Clermont Società Stato Parigi Città Collegj Regno Lesa Maestà