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      Vero esempio di carità.
      Una monaca vecchia, da lungo tempo malaticcia, visse per tre lunghi mesi in un letto quasi abbandonata da tutte. Morì per mancanza di nutrimento e d'assistenza.
      Ahi! pur troppo sotto le forme dell'angiolo spesse volte si nascondono le brutte forme del demonio. Così è dei preti, e loro adepti, i quali vi dimostrano tanta bontà, pazienza, mansuetudine, ed eglino sono la setta più trista, più arrogante e più orgogliosa che esista.
      Pretendono coloro che hanno riportato maggior dote godere dei migliori posti, sia alle grate, sia nei belvederi, nell'occasione di qualche festa. Se tu discorri con esse, le senti sempre dire esser figlie di baroni, di duchi, di conti ecc. Se vi è una povera fanciulla fatta monaca con poca dote, tu la vedi sbeffeggiare, insultare e peggio ancora.
      Accadde che una povera giovinetta mancasse di salutare la figliuola d'un ricco patrizio nello incontrarla. Questa incontanente le diede un sonorissimo schiaffo. Ripresala io per tale ardimento, seppe rispondermi.
      - Non è nulla - è una lezione di civiltà
      - Allora, ripresi con fuoco, se è lecito dar lezioni di civiltà, sarà permesso a me pure di darvene una d'umiltà.
      E in così dire la ricambiai d'uno schiaffo, non punto inferiore a quello da lei dato.
      Ne fece ricorso all'abbadessa, la quale tentò rampognarmi: ma io le dissi che sempre aveva difeso i diritti del più debole contro il forte, e questa pratica era conforme al vangelo puro e legittimo. L'abbadessa, mi diè ragione, poichè ella dava ragione a tutti.


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I Nuovi Misteri del Chiostro Napoletano scritti da un'ex monaca e pubblicati dall'abate **
di Anonimo
Tip. Guigoni
1871 pagine 97