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      Questi unisce due cuori che si amano, quello uccide un cuore sensibile. Il matrimonio ci associa nel consorzio degli uomini per formarne una sola famiglia. - Il chiostro ci rende egoisti, ed inutili.
      In un giornale di Napoli tre o quattro giorni dopo si leggeva:
      La sig. M..., monaca professa nel Ritiro N... figlia di un valoroso colonnello, si dava di notte tempo alla fuga or non ha guari. Ogni ricerca è riuscita vana, se ne ignora il ricovero, e chi l'abbia agevolata in questa fuga. Si opina che abbia scavalcata una finestra, e ciò dall'orme dei piedi, che ben si conoscono che son di donna, unite a quelle di un uomo. - In una fogna lì vicino si è rinvenuta una scala, che deve essere stata impiegata a tal uopo. La polizia è sulle traccie dei colpevoli.
      - Cercate quanto vi pare, dissi, io sono libera, sposa d'un uomo che adoro e felice. Voglia Iddio esaudire una volta le preghiere dei generosi Italiani, che aspirano all'unità della loro patria, ed allora forse gli amici della civiltà e del progresso abbatteranno gli antri della simulazione e dell'egoismo, salvando tante misere creature dalla disperazione.
      In segno di gratitudine, pensai di fare un dono di queste mie memorie all'abate**, dal quale ricevei tanto bene. Un mese dopo il mio matrimonio, gl'inviava a Napoli la seguente lettera.
     
      Sig. Abate***
     
      Riceverete dalle mani di un nostro amico che si reca costà per affari di commercio la presente, unitamente ad un manoscritto, intitolato i Misteri del Chiostro Napoletano, e che io ho scritto per ingannare il tempo e per isfogo del mio cuore, allorquando mi trovava reclusa e sconsolala.


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I Nuovi Misteri del Chiostro Napoletano scritti da un'ex monaca e pubblicati dall'abate **
di Anonimo
Tip. Guigoni
1871 pagine 97

   





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