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      Alla logica irresistibile dei fatti, all'autoritā di decreti e di massime di distinti prelati che contrastano cosė chiaramente colle sue dottrine, come risponde il nostro teologo? Egli non si perde nč a confutare, nč addurre ragioni, egli va per le brevi: i pareri su cui que' decreti si appoggiano, sono strani e anticattolici, i decreti sono condannabili e falsi, e qui dato il gran colpo, si arresta senza pių imbarazzarsi di altro. Al memoriale presentato da un giureconsulto al sommo pontefice a difesa dell'avvenimento Mortara, a cui si volle, io penso, rispondere con questo ammirabile articolo, perchč la nota annunciata non si vide mai apparire nel giornale ufficiale, si fa cenno soltanto in un'annotazione a pie' di pagina, nč si degna dare a quei reclami veruna importanza, perchč, dice la Civiltā Cattolica, č sovranamente ridicolo che si debba venire ad insegnare alla Chiesa ed al papa, il modo onde si debba intendere il domma, o veramente chiarirlo della maniera onde si debba operare conforme a quello(14). Udite con quale ammirabile esattezza storica, con quale singolare asserzione difatti si risponde all'allegazione di avvenimenti improntati della pių rigorosa veritā storica. Il fatto accaduto nel 1547, probabilmente č simile al caso narrato dal Bursatto, avvenuta nel 1539, forse vi sarā la condizione de non subornando e de non retrahendo, nel qual caso la Chiesa credette potersi fidare dei parenti. Nel recente caso del 1840, a Roma, il figlio dei coniugi Cremieux fu restituito non alla famiglia, ma all'incaricato di Francia (dice la Civiltā Cattolica), colla condizione che sarebbe il fanciullo educato cristianamente.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
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