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      Nel 1848, quando l'Italia, agitata dall'idea dell'indipendenza, si sollevava tutta intiera contro l'Austria, ella si rivolge verso il papato e gli domanda di mettersi alla testa della crociata nazionale, quale fu la risposta del papa? Non possumus.
      Nel 1849, i Romani si sollevarono alla lor volta contro questo sovrano, che non può nulla di ciò che essi vogliono.
      Il papa è obbligato di abbandonar Roma; allora un gran grido si fece intendere in tutto il cattolicismo, e nel medesimo modo che a Gerusalemme, sono 18 secoli, si sentì questa odiosa parola: bisogna che un uomo muoia per la salute del popolo, ora si ripete da tutte le parti: bisogna che un popolo sia crocifissato per la salute della Chiesa!
      Quattro armate, di cui una francese, rimisero il pontefice sul suo trono temporale. Allora la Francia, che avea compiuto quest'atto, di cui la responsabilità non è esaurita, dà consigli di riforma, di libertà. La sua voce non fu punto ascoltata: Non possumus; oggi che domanda, a riguardo della presenza della bandiera francese che sventola sul Vaticano, si rispetti in un fanciullo israelita la libertà di coscienza e il diritto paterno; Non possumus.
      In fatto ella domanda la tolleranza al rappresentante di un dogma esclusivo, ella domanda a un senato di vecchi e di celibi di ben governare un popolo, vale a dire una colezione di famiglie, Non possumus.
      Ma l'Univers sa bene ciò che risulta da questo perpetuo ritornello d'impotenza? vuol dire che l'opinione si accredita, in ciò, che il papa ha ragione, egli non può veramente fare ciò che è indispensabile di fare.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
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